
Veneto nel ❤️
- ilarianidini
- 30 gen 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Un flûte di Perrier-Jouët al Caffe‘ Pedrocchi di Padova e siamo subito nell’atmosfera magica della Contessa di Castiglione, e ci sentiamo subito Virginia Oldoini
Perrier-Jouët è un produttore di champagne con sede nella regione dello Champagne Épernay, maison fondata nel 1811 da Pierre-Nicolas Perrier e Rose Adélaide Jouët, da una grande storia d’amore e di impresa. Lo scelgo sempre per il fascino imperituro della sua etichetta di prestigio chiamata Belle Époque.
Il Caffè Pedrocchi, situato nel centro di Padova, la città della prima Università in via VIII Febbraio nº 15.
Aperto nel 1772 dal bergamasco Pedrocchi apre a Padova come bottega del caffè diventa subito uno dei più famosi caffè storici e letterari d’Italia dell’Ottocento, citato da Stendhal e frequentato fin da subito da artisti, letterati italiani ed europei.
Con le sue tre sale, Bianca, Rossa e Verde in omaggio al tricolore italiano, era luogo di ritrovo per la borghesia padovana ma anche luogo aperto a tutti.
Nella sala Verde (ancora oggi destinata a chi voglia fermarsi senza l’obbligo di consumazione) potevano fermarsi infatti, senza consumare nulla ma semplicemente per leggere un giornale, anche gli studenti più squattrinati. Da qui sembra aver origine il detto ancora oggi in uso “restare al verde”.
La grande sorpresa e’ il ‘piano nobile’ destinato alle feste, agli incontri e agli spettacoli, oggi stanze del Museo del Risorgimento.
Ecco, una visita e un flûte di champagne al Caffe’ Pedrocchi di Padova è necessaria per sentirsi un po’ Contessa di Castiglione. 🤍












Commenti