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Il Ripasso: un ponte tra freschezza ed energia verso l’heritage UNESCO

Durante la degustazione “RIPASSO under the spotlight” 2025 del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, è emersa con forza una evidenza scientifica: il Ripasso non è solo una tecnica enologica, è una narrazione identitaria.

Un racconto in cui ogni produttore, come un autore, decide cosa tramandare e cosa trasformare.


Il Ripasso è un lungo ponte enologico: da una parte, la giovinezza del Valpolicella con la sua vivace freschezza; dall’altra, l’energia dell’Amarone, con la sua profondità e potenza.

In mezzo, la sapienza del Ripasso, che “ripassa” davvero – non solo il vino sulle vinacce, ma la storia sulle emozioni, il sapere antico sui gesti quotidiani, l’autenticità su ogni scelta di cantina.


Questa tecnica – orgoglio della nostra denominazione – è oggi candidata al riconoscimento come Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Non si tratta solo di un

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passaggio produttivo, ma di un patrimonio vivo, fatto di mani, clima, intuizioni e rispetto per la terra.


Ogni sorso del nostro Ripasso racconta questa tensione creativa: un equilibrio tra la leggerezza del presente e la profondità del passato, destinato a evolversi con grazia e stile.

Come un ponte sospeso nel tempo.


Un brindisi, quindi, alla tradizione che si rinnova,

alla Valpolicella che vive nelle sue sfumature,

e a chi, ogni giorno, sceglie di raccontarla attraverso il vino.

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